Tecnologia, lavoro e welfare nell’era digitale: da mercoledì 8 a sabato 11 maggio la Scuola Sant’Anna ospita una Spring School per riflettere sullo “stato sociale” ai tempi della quarta rivoluzione industriale
“Work and Welfare in the Digital Era” è la Spring School che si svolge da mercoledì 8 a sabato 11 maggio alla Scuola Superiore Sant'Anna, che ne è la promotrice, insieme a ESPAnet (European Network of Social Policy Analysis) e INAPP (Istituto Nazionale per l'Analisi delle Politiche Pubbliche). La Spring School è organizzata lungo quattro linee di riflessione: cos'è l' attuale innovazione tecnologica; quale impatto potrà avere sul mercato del lavoro e sul welfare contemporaneo; quali sono le dinamiche politiche in atto ovvero quali sono le domande poste dall'opinione pubblica e come queste influenzano il dibattito politico; qual è il ruolo del dialogo sociale nel nuovo contesto tecnologico.
La Spring School segue un approccio multidisciplinare e vede la partecipazione di alcuni dei più noti scholar europei che si occupano dei temi che approfondisce, tra i quali Marius Busemeyer (Università di Costanza), che coordina un progetto europeo sui temi della digitalizzazione e del suo impatto sulla politica contemporanea ed è stato tra i principali studiosi delle politiche per l'istruzione in Europa e del paradigma dell'investimento sociale; Manos Matsaganis (Politecnico di Milano), già membro della Task Force della Commissione europea per il Social Investment Package; Oscar Molina (Università autonoma di Barcellona), esperto per l'ILO sui temi del dialogo sociale dopo la Grande Recessione, uno dei massimi esperti europei di relazioni industriali e concertazione sociale; Marta Kahancova (Istituto Celsi Bratislava), esperta di relazioni industriali e mercato del lavoro nei paesi dell'Est Europa; Philippe Pochet, Direttore dell'Istituto sindacale europeo, pioniere degli studi sui patti sociali e sull'interazione tra innovazione tecnologica, cambiamento climatico e stato sociale. A loro si aggiungono Alessandro Nuvolari, David Natali e Igor Guardiancich, tutti della Scuola Sant’Anna.
